Il 19 luglio del 1943 gli aerei anglo-americani sganciano su Roma più di 4000 ordigni da 6000 mt di altezza. Obiettivo era lo scalo merci San Lorenzo, ma la violenza delle esplosioni colpisce un’area molto più vasta, centrando il piazzale del Verano e i quartieri limitrofi: Prenestino, Tiburtino e Tuscolano.
Una strage in cui perderanno la vita circa 3000 persone, e si conteranno oltre 11.000 feriti. Una tragedia, che i sanlorenzini ricordano ogni anno per le strade del quartiere.
Gli scheletri di alcuni edifici colpiti dalle bombe rimarranno nel dopoguerra i simboli degli eventi di quel drammatico 19 luglio.
Oggi, su quei palazzi semidistrutti, ci sono le opere degli street artist a ricordare quali siano state le atrocità della guerra, quanto il popolo abbia pagato la follia nazifascista, e quanto è importante difendere la libertà e la democrazia.
L’arte non deve “decorare” la città, il suo compito è far pensare, ricordare… e indurci a scegliere.
© Foto Claudia Rolando e Marta Ferro