Tante le iniziative che animeranno il quartiere San Lorenzo

La mostra “SE SAN LORENZO FOSSE UN COLORE CHE COLORE SAREBBE?”, realizzata dalle già diplomate RUFA ed artiste Marta Ferro e Claudia Rolando negli spazi delle ex Vetrerie Sciarra, nel cuore del quartiere San Lorenzo di Roma, ha decretato l’avvio delle iniziative ed esperienze connesse al progetto “San Lorenzo Defence”: un piano complesso ed articolato finalizzato alla costruzione di un distretto tecnologico culturale evoluto, finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca e dalla Regione Lazio, nell’ambito dell’avviso pubblico di LAZIO INNOVA, accordo di programma quadro “Ricerca, Innovazione Tecnologica, Reti Telematiche” (APQ6) – Stralcio “Attuazione degli interventi programmatici e dei nuovi interventi relativi al Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali”.


“SAN LORENZO DEFENCE” vede interagire, per la prima volta in Italia, nel settore della ricerca e delle produzioni in ambito artistico, un’Accademia di Belle Arti (RUFA), due Università statali (La Sapienza e Università della Tuscia Viterbo) ed un’azienda (Sicheo). “SAN LORENZO DEFENCE” o più carinamente
SANLO, vuole rappresentare un’azione di rigenerazione urbana e sociale, esplorando i linguaggi delle nuove generazioni,
pronti ad interfacciarsi con il quartiere in maniera aperta e diretta. San Lorenzo, quartiere simbolo della rinascita culturale della capitale, ha subito diversi mutamenti e oggi si trova, in parte, in uno stato di degrado a causa di molteplici fattori, tra cui la debolezza dell’azione politico-amministrativa di governo del territorio, gli interessi speculativi, la frammentazione del tessuto produttivo, la proliferazione di attività illegali. Il rovescio della medaglia, si esprime nelle tante innumerevoli energie espresse attraverso attività culturali, sociali e d’impresa che fanno di San Lorenzo un territorio ricco ed effervescente. L’obiettivo dell’esperienza è contribuire alla valorizzazione di questo incredibile tessuto, coinvolgendo tutti quei soggetti che, a diverso titolo, attraversano o dimorano questo quadrante della città. Solo attraverso un impegno e un’azione congiunta delle forze sane del quartiere è possibile una crescita collettiva, che da San Lorenzo guardi al futuro della città.


Il fine del progetto è quello di incentivare e sviluppare una nuova vocazione “attrattiva” del territorio
di San Lorenzo, mettendo al centro dell’interesse i centri della cultura e in generale l’arte, gli
spettacoli, la socializzazione e la produzione culturale. Elemento portante del progetto è l’applicazione
di tecniche di gamification, design innovativo e spettacolarizzazione per promuovere la cultura del
territorio, il suo sviluppo e la tutela dei beni culturali presenti, nonché l’aggregazione e la
mobilitazione di persone ed energie utili a tale scopo. “SAN LORENZO DEFENCE” è un innovativo
videogioco collaborativo free-to-play
per piattaforma mobile che unisce le caratteristiche di tre generi
videoludici molto famosi ed apprezzati: “Tower defense”, “Real World Adventure” e “Action RpG”.
La presentazione del progetto avrà luogo giovedì 20 aprile alle ore 10 presso l’Università di Viterbo,
nella prestigiosa cornice dell’Aula Magna Santa Maria in Gradi.


Altre informazioni sul progetto: https://dtclazio.it/sanlo

© Foto Marta Ferro e Claudia Rolando

Al via le attività connesse al progetto SANLO

Si terrà venerdì 3 marzo a partire dalle ore 16 il vernissage della mostra “SE SAN LORENZO FOSSE UN COLORE CHE COLORE SAREBBE?” realizzata dalle già diplomate RUFA ed artiste Marta Ferro e Claudia Rolando. Il percorso espositivo è stato allestito presso le ex Vetrerie Sciarra, nel cuore del quartiere San Lorenzo di Roma, negli spazi attualmente in uso dall’Università La Sapienza.


Si tratta della prima esperienza connessa al progetto “San Lorenzo Defance”: un piano complesso ed articolato finalizzato alla costruzione di un distretto tecnologico culturale evoluto. “SAN LORENZO DEFENCE” è stato ammesso a finanziamento pubblico nell’ambito del programma DTC della Regione Lazio e vede interagire, per la prima volta in Italia, nel settore della ricerca e delle produzioni in ambito artistico, un’Accademia di Belle Arti (RUFA), due Università statali (La Sapienza e Viterbo) ed un’azienda (Sicheo). “SAN LORENZO DEFENCE” o più carinamente SANLO, vuole rappresentare un’azione di rigenerazione urbana e sociale, esplorando i linguaggi delle nuove generazioni, pronti ad interfacciarsi con il quartiere in maniera aperta e diretta.


«Raccontare San Lorenzo – spiegano le due artiste Marta Ferro e Claudia Rolando – era la nostra missione, una missione non facile. San Lorenzo è un quartiere che non smette mai di sorprendere e di emozionare. Una realtà multiculturale e multiforme, che si fa amare per la sua vitalità e la sua autenticità. Le strade, le piazze, i parchi e gli angoli più nascosti diventano i luoghi dell’incontro, del confronto e della convivenza tra diverse culture, etnie ed esperienze di vita. Per rendere protagonisti del progetto gli abitanti del quartiere, abbiamo realizzato sul campo numerose interviste; tra le diverse domande poste, una in particolare ci intrigava: se San Lorenzo fosse un colore, che colore sarebbe? Ad ognuno dei soggetti intervistati abbiamo fatto un ritratto, chiedendo poi a ciascuno quale fosse il luogo che per loro rappresentava maggiormente il quartiere. I colori dominanti nelle foto, il verde e l’arancione, li abbiamo scelti proprio dopo esserci fatte influenzare ed ispirare dai residenti.
L’arancione per molti rappresenta San Lorenzo, il colore dei palazzi, delle vie e della sua architettura, un colore solare, conviviale ed allegro; il verde invece rimanda ai parchi del quartiere, all’immagine – magari un po’ idealizzata – di un tempo passato, che in molti sperano di veder ritornare ancor più vivace e vivibile. La singola persona ritratta – volutamente lasciata nell’anonimato – ed il posto da essa prescelto si sono rivelati assolutamente inscindibili, l’insieme di essi e l’atmosfera che suscitano in chi osserva ci rimandano intatta, per quanto possibile, la bellezza autentica di San Lorenzo». La mostra resterà aperta fino al prossimo 17 marzo. Un modo unico per lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalla magia di San Lorenzo e scoprire come questo quartiere possa diventare un colore che resterà impresso per sempre.

© Foto Marta Ferro e Claudia Rolando

“Se San Lorenzo fosse un colore, che colore sarebbe?” alle ex Vetrerie Sciarra

San Lorenzo, un quartiere che non smette mai di sorprendere e di emozionare. Una realtà multiculturale e multiforme, che si fa amare per la sua vitalità e la sua autenticità. Le strade, le piazze, i parchi e gli angoli più nascosti diventano i luoghi dell’incontro, del confronto e della convivenza pacifica tra diverse culture, etnie ed esperienze di vita. San Lorenzo è un mosaico di colori, di suoni e di odori che si fondono armoniosamente, creando una sinfonia di sensazioni uniche. Grazie alle fotografe Marta Ferro e Claudia Rolando, è possibile scoprire tutta la bellezza di questo quartiere, cogliendo la vera essenza di San Lorenzo attraverso gli scatti esposti nella mostra “Se San Lorenzo fosse un colore, che colore sarebbe?”. Lasciatevi trasportare dalle emozioni e dalla magia di San Lorenzo e scoprite come questo quartiere possa diventare un colore che vi resterà impresso per sempre.

Appuntamento venerdì 3 marzo dalle 16 alle 19 presso la sede Sapienza alle Ex Vetrerie Sciarra in via dei Volsci, 122 Roma. Non perdete l’occasione di scoprire la bellezza e l’unicità di San Lorenzo attraverso gli occhi delle due fotografe. La mostra sarà visitabile dal 3 al 17 marzo.

Le fotografe Marta Ferro e Claudia Rolando hanno immortalato l’atmosfera unica del quartiere, testimoniando l’unione inscindibile tra chi vive il quartiere e i suoi luoghi. In ogni angolo, strada, parco o piazza di San Lorenzo è possibile riconoscersi nei volti presenti nelle immagini esposte.

© Foto Marta Ferro e Claudia Rolando

Cimitero Monumentale del Verano

Nel videogioco collaborativo free to play  “Sanlo Defence” proprio da qui parte l’esercito degli “Esseri mostruosi” che minaccia San Lorenzo: spacciatori, speculatori, razzisiti, teppisti a cui si contrappongono gli abitanti del quartiere, sostenuti dagli studenti, artigiani, artisti, attivisti.

Ma il Verano nella realtà non è infero, ma un luogo bellissimo: qui venne sepolto San Lorenzo, e il cimitero che oggi vediamo venne istituito nei primi dell’800, su progetto di Giuseppe Valadier e successivamente, con Virginio Vespignani, il complesso ebbe una strutturazione definitiva.

Non si contano le opere d’arte, pittoriche e scultoree al suo interno, un vero e proprio museo all’aperto, che merita una lunga passeggiata!

Camminando nel Cimitero del Verano si incontrano le tombe di tanti personaggi protagonisti della storia e della cultura di Roma e del mondo intero: Grazia Deledda, Alberto Moravia, Gianni Rodari, Giuseppe Ungaretti, Giuseppe Gioacchino Belli , Eduardo e Peppino De Filippo, Vittorio Gasmann, Gabriella Ferri, Anna Magnani,  Roberto Rossellini, Vittorio De Sica,  Nino Manfredi, Alberto Sordi.

Il Verano merita davvero una visita!

© Foto Claudia Rolando e Marta Ferro

Murale sul bombardamento “Contro tutte le guerre”

Il 19 luglio del 1943 gli aerei anglo-americani sganciano su Roma più di 4000 ordigni da 6000 mt di altezza. Obiettivo era lo scalo merci San Lorenzo, ma la violenza delle esplosioni colpisce un’area molto più vasta, centrando il piazzale del Verano e i quartieri limitrofi: Prenestino, Tiburtino e Tuscolano.

Una strage in cui perderanno la vita circa 3000 persone, e si conteranno oltre 11.000 feriti. Una tragedia, che i sanlorenzini ricordano ogni anno per le strade del quartiere.

Gli scheletri di alcuni edifici colpiti dalle bombe rimarranno nel dopoguerra i simboli degli eventi di quel drammatico 19 luglio.

Oggi, su quei palazzi semidistrutti, ci sono le opere degli street artist a ricordare quali siano state le atrocità della guerra, quanto il popolo abbia pagato la follia nazifascista, e quanto è importante difendere la libertà e la democrazia.

L’arte non deve “decorare” la città, il suo compito è far pensare, ricordare… e indurci a scegliere.

© Foto Claudia Rolando e Marta Ferro

© Copywright SanLo 2023
Creditrs: SPRINTA