Cimitero Monumentale del Verano

Nel videogioco collaborativo free to play  “Sanlo Defence” proprio da qui parte l’esercito degli “Esseri mostruosi” che minaccia San Lorenzo: spacciatori, speculatori, razzisiti, teppisti a cui si contrappongono gli abitanti del quartiere, sostenuti dagli studenti, artigiani, artisti, attivisti.

Ma il Verano nella realtà non è infero, ma un luogo bellissimo: qui venne sepolto San Lorenzo, e il cimitero che oggi vediamo venne istituito nei primi dell’800, su progetto di Giuseppe Valadier e successivamente, con Virginio Vespignani, il complesso ebbe una strutturazione definitiva.

Non si contano le opere d’arte, pittoriche e scultoree al suo interno, un vero e proprio museo all’aperto, che merita una lunga passeggiata!

Camminando nel Cimitero del Verano si incontrano le tombe di tanti personaggi protagonisti della storia e della cultura di Roma e del mondo intero: Grazia Deledda, Alberto Moravia, Gianni Rodari, Giuseppe Ungaretti, Giuseppe Gioacchino Belli , Eduardo e Peppino De Filippo, Vittorio Gasmann, Gabriella Ferri, Anna Magnani,  Roberto Rossellini, Vittorio De Sica,  Nino Manfredi, Alberto Sordi.

Il Verano merita davvero una visita!

© Foto Claudia Rolando e Marta Ferro

Murale sul bombardamento “Contro tutte le guerre”

Il 19 luglio del 1943 gli aerei anglo-americani sganciano su Roma più di 4000 ordigni da 6000 mt di altezza. Obiettivo era lo scalo merci San Lorenzo, ma la violenza delle esplosioni colpisce un’area molto più vasta, centrando il piazzale del Verano e i quartieri limitrofi: Prenestino, Tiburtino e Tuscolano.

Una strage in cui perderanno la vita circa 3000 persone, e si conteranno oltre 11.000 feriti. Una tragedia, che i sanlorenzini ricordano ogni anno per le strade del quartiere.

Gli scheletri di alcuni edifici colpiti dalle bombe rimarranno nel dopoguerra i simboli degli eventi di quel drammatico 19 luglio.

Oggi, su quei palazzi semidistrutti, ci sono le opere degli street artist a ricordare quali siano state le atrocità della guerra, quanto il popolo abbia pagato la follia nazifascista, e quanto è importante difendere la libertà e la democrazia.

L’arte non deve “decorare” la città, il suo compito è far pensare, ricordare… e indurci a scegliere.

© Foto Claudia Rolando e Marta Ferro

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